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Titolare del trattamento. Il dirigente scolastico
Inclusione - BES - DSA
Bisogni Educativi Speciali: quali sono?
Nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 si precisa che l’area dello svantaggio scolastico, comprendente alunni con difficoltà nell’ambito dell’apprendimento (Cornoldi, 1999) e dello sviluppo di competenze, è articolata in tre grandi sotto-categorie: disabilità, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
Nella prima categoria, quella della disabilità, rientrano tutti gli alunni la cui difficoltà è certificata ai sensi della Legge 104/92 e che hanno conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno.
Nella seconda categoria, quella dei disturbi evolutivi specifici, rientrano i disturbi specifici del linguaggio (o, più in generale, presenza di bassa intelligenza verbale associata ad alta intelligenza non verbale), i deficit delle abilità non verbali, quali il disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non-verbale (presenza di adeguate abilità verbali e difficoltà nelle aree dell’apprendimento scolastico che richiedono l’elaborazione cognitiva di informazioni visive e spaziali), i deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD, anche in comorbidità con uno o più disturbi dell’età evolutiva), i disturbi dello spettro autistico lieve (che non rientra nelle casistiche della Legge 104/92), il funzionamento intellettivo limite o borderline.
In questa macroarea sono compresi i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, riconosciuti e tutelati specificamente dalla Legge 170/2010. Tali disturbi, noti con l’acronimo DSA sono: dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia. * MATERIALE DI APPROFONDIMENTO *
Nella terza categoria rientra l’area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Quest’ultima area è sicuramente molto ampia e include studenti con problematiche diverse, derivanti dalla presenza di difficoltà emozionali, comportamentali, psicoaffettive, motivazionali, di natura sociale ed economica, di natura linguistica e culturale (alunni immigrati, stranieri).
Per far fronte a questi Bisogni Educativi Speciali la normativa fa esplicito riferimento alla Legge 53/2003 e alla Legge 170/2010 come norme primarie cui i docenti devono ispirarsi per le iniziative educative e didattiche da intraprendere.
Normativa di Riferimento
- direttiva del 27/12/12
- C.M. n.8 del 3/13
- chiarimenti alla direttiva 12/12
- Fogarolo ;Gli svantaggiati non si certificano
- Nota su PAI del 27/06/13
- P.A.I. 2015
- GLHI : Decreto A.S. 2015/16
- protocollo di accoglienza degli alunni diversamente abili
- scheda di osservazioni sistematiche su base ICF
- griglia di osservazione ICARE
- modello di registro di sostegno scaricabile
- Indicazioni su procedura per individuazione/inclusione alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) con allegati :
- Griglia osservazione per l’individuazione alunni BES;
- Scheda rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno e gruppo classe su cui fare leva nell’intervento;
- Scheda di rilevazione delle condizioni che facilitano il processo di apprendimento;
- Scheda rilevazione dei BES da compilare nei c.d.c di novembre;
- Scheda compiti del consiglio di classe, coordinatore di classe e singolo docente.